Giovedì, 28 Novembre 2024 | raimondi's blog |
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Il circuito organizza e promuove dei percorsi d’informazione per mettere a confronto idee, progetti, capaci di seguire il filo logico della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali culturali e ambientali dei territori di riferimento.Sono previsti incontri e stages di informazione nei territori , per raccontare a giornalisti e comunicatori le storie dei borghi e delle loro culture. Ogni ‘tappa’ tocca i luoghi, le storie, i protagonisti della filiera agroalimentare. Così nelle Terre del Piave è avvenuto l'incontro con Piero Stella e il suo Pan di Pieroa Patean. L'iniziativa di Piero e del figlio Simone fa parte del progetto PPL (Piccole Produzioni Locali). “Tradizione, tipicità, valorizzazione del territorio, opportunità per il consumatore, opportunità per le aziende agricole sono i concetti fondanti del progetto sulle Piccole Produzioni Locali (PPL) della Regione del Veneto.Con questo progetto la Giunta Regionale ha definito un percorso per la vendita di prodotti agricoli in piccole quantità da parte del produttore primario, nel rispetto dei seguenti principi: la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti prodotti e venduti; la produzione e vendita degli alimenti come integrazione del reddito;la possibilità di commercializzare in ambito locale i prodotti che derivano esclusivamente dalla propria produzione primaria. Al progetto aderiscono centinaia di piccole aziende che producono alimenti e li vendono al consumatore finale e al dettagliante locale nella provincia dell’azienda e nelle province confinanti. Il paniere dei prodotti PPL è costituito da: salumi, insaccati e carni fresche; vegetali freschi ed essicati, farine, conserve e confetture; miele e prodotti dell’alveare; pane e prodotti da forno; prodotti lattiero caseari; chiocciole vive e trasformate; prodotti della pesca e dell’acquacoltura; oli vegetali e aceti; birra e sidro.” Così, dopo aver degustato il pane di famiglia ( la classica 'ciopa' e il filone), i giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno deciso di invitare la famiglia Stella agli incontri d'informazione che si tengono nel Quartier del Piave. “ Ho voluto seguire l'esperienza di mio Padre, perchè vedo un futuro nelle attività delle PPL- osserva Simone-. | ||
L’Italia del Gusto ha presenziato ad alcune masterclass dove diversi terroir vocati sono stati valorizzati e raccontati superbamente. Per l’Oltrepò Pavese, grazie al grande lavoro di promozione del Consorzio di Tutela, sono state organizzate due masterclass con otto vini ciascuna: due Spumanti Metodo Classico Docg, un Riesling Doc, due Pinot Nero Doc fermi, la Bonarda Doc, il Buttafuoco Doc ed infine Il dolce Sangue di Giuda Doc, tutte etichette di cantine che ben rappresentano la zona. Scendendo nella magnifica Toscana, impossibile non citare due masterclass dedicate al Brunello di Montalcino Docg, condotte da Filippo Bartolotta, una sui versanti di produzione e una più incentrata sulle riserve 2015, vini di grande morbidezza e potenza. Altra masterclass di rilievo quella sul Lugana Doc o Turbiana: 6 ottime etichette, sia giovani che riserve, utili a comprendere la diversità e la complessità dell’areale di produzione, che si trova vicino al Garda tra Lombardia e Veneto. Per il food da segnalare invece il format “Segreti a tavola”, condotto dall’autrice ed esperta enogastronomica Francesca Romana Barberini (nominata Head of Food di Milano Wine Week), che ha trattato esaurientemente il tema dell’accompagnameno tra cibo e vino, ospitando diversi produttori e chef, al fine di rilanciare l’intera filiera agroalimentare, tanto minata dalla pandemia. Una Milano capitale del vino e protagonista grazie alla molteplicità di eventi organizzati: auspichiamo che la prossima edizione della Wine Week nel 2022 sia ancora meglio! | ||
In alcune zone è ancora viva la tradizione, autorizzata dalle autorità sanitarie, di chiamare il norcino perché macelli il maiale tra le mura domestiche. Il costume, presso le case e fattorie di contadini, di allevare comunque almeno un maiale, anche se questa attività zootecnica non faceva parte delle attività agricole della famiglia, molto diffusa in passato, fece sì che il norcino fosse un ambulante che veniva "ingaggiato" nel periodo in cui tradizionalmente si uccideva il maiale, cioè tra il giorno di sant'Andrea (30 novembre) e quello di sant'Antonio Abate (17 gennaio). La scelta dei giornalisti e dei comunicatori di Borghi d'Europa di realizzare la tappa 2021 del Percorso Internazionale La via dei Norcini nel Quartier del Piave, a Mosnigo, presso la Società Agricola Palù di Elisa e Davide, viene a confermare una vocazione 'storica' delle Terre Venete. L'incontro di Mosnigo darà spazio, come al solito, ad altri protagonisti del percorso. Non mancherà il racconto e la degustazione del Prosciutto cotto di San Marino ; la storia della Associazione Norcini Bergamaschi ; un salto nelle terre vicentine (la sopressa deco di Monte di Malo) e lo speck austriaco della Carinzia. Un viaggio vivace e partecipato, che costituirà la base per scambi culturali intensi e proficui. Così va bene! |