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.:Titolo: MIRACOLO A SANT'ANNA
01/10/08 17:57



In questo weekend cinematografico è atteso nelle sale il nuovo cortometraggio di Spike Lee, regista di culto, che torna sulle scene con Miracolo a Sant'Anna, tratto da una storia vera ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale.
Narra la storia di quattro soldati neri americani della 92^ Divisione "Buffalo Soldiers" dell'esercito americano (la quale è interamente composta da militari di colore) che vengono isolati dai commilitoni e si ritrovano in un paesino degli Appennini dopo che uno di loro, Train, ha rischiato di morire per salvare Angelo, un bambino italiano.
I quattro soldati si ritrovano braccati dalle truppe tedesche che stanno per addentrarsi nel paesino, e con i loro superiori incapaci di capire la dinamica della loro situazione.
I soldati si troveranno a vivere la vita partigiana e di paese in mezzo all'Italia.
Spike Lee si avventura in un tema a lui molto caro: l'aggregazione tra bianchi e neri, tema già trattato con Malcom X e Fa la cosa giusta; questa però è la prima volta che Spike Lee lo fa andando al di là dei confini statunitensi...riuscirà a rendere il tema anche qui da noi in Europa?

Mi sbilancio...sono pronto a scommettere che sarà un altro film di qualità per Spike Lee, a very good Spike Lee's joint!

Buck

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.:Titolo: METALLICA - DEATH MAGNETICS - 2008
01/10/08 16:01

METALLICA – DEATH MAGNETICS – 2008



Tornano i Four Horsemen, forse con la loro prova più attesa dopo lo spudorato e gigantesco passo falso di ST. ANGER (2003).
A far ben sperare c’era la notizia della separazione dal produttore Bob Rock (insieme ai Metallica dal ’91) in favore di Rick Rubin (Re Mida delle produzioni), a confermare che l’aria sarebbe cambiata in questo nuovo lavoro.

Considerazioni: James&co. si sono finalmente svegliati e hanno deciso di tornare a fare i Metallica, riprendendo il discorso da dove l’avevano lasciato, cioè da …And Justice For All (ultimo disco prima del Black Album e della fama mondiale), di cui Death Magnetics è grosso debitore…fin qui sarebbe anche una cosa neanche troppo sconveniente, il guaio è che dal 1988 sono passati vent’anni e i Metallica di oggi non sono più capaci neanche di fare quello che facevano da ragazzi. Per intenderci, l’album è sì trash, ci sono gli assoli, ma manca totalmente l’inventiva dei bei giorni, le canzoni sembrano un collage di riff buttati la fino a raggiungere la dimensione-canzone (una media di 7 minuti sinceramente mi sembra esagerata tra l’altro).
C’è un Lars Ulrich minimamente coinvolgente dietro i tamburi, c’è un Kirk Hammett che sciorina assoli da 30 anni, c’è un povero Robert Trujillo penalizzato da un mixaggio che praticamente lo esclude (esattamente come Jason Newsted in …And Justice For All) e l’unica sua colpa è quella di essere entrato nei Metallica nel periodo peggiore della loro storia, e infine c’è un James Hetfield irriconoscibile, voce pulita e tirata (che lo sappia ancora fare lo “YEAH!!”??), pure a guardarlo mi viene tristezza se penso all’animale da palco che era…

Di queste dieci canzoni alla fine si salvano THAT WAS JUST YOUR LIFE, THE END OF THE LINE e CYANIDE, le altre non è che siano orrende, solo è quasi tutta roba già sentita e la durata eccessiva a mio parere aumenta la pesantezza dell’ascolto.

C’erano una volta i Metallica…

Voto: 4,5

Bez

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.:Titolo: SLIPKNOT - ALL HOPE IS GONE - 2008
01/10/08 15:12

SLIPKNOT – ALL HOPE IS GONE – 2008



Quarta fatica in studio per i nove mascherati dell’Iowa, i quali avevano pensato bene di fornire tutti gli ingredienti del nuovo album: un nuovo produttore (Dave Fortman al posto del guru Rick Rubin, fautore del precedente VOL.3), il lustro ormai passato dall’ultimo album in studio e le dichiarazioni di Corey Taylor sulla bontà di questo nuovo ellepì.
I risultati, per la verità, erano facilmente intuibili già dal sovracitato VOL.3 (che aveva fatto registrare un notevole innesto melodico), ma alla fine dell’ascolto l’impressione è quella di un album a due facciate: una saldamente ancorata alla furia degli esordi e una decisamente più sperimentale per i canoni del cappio (soprattutto per un’evidente auto-influenza di Corey Taylor che riprende forse un po’ troppo il cantato clean usato negli Stone Sour).

Dopo la solita intro a base di campionamenti e voci varie (.EXECUTE.) si parte con GEMATRIA (THE KILLING NAME), pezzo furioso che si fa notare per un Jordison in forma smagliante dietro le pelli e per i continui cambi di tempo.

SULFUR parte con un riff opprimente scandito dal doppio pedale in contrasto con una strofa più serrata che si evolve in un ritornello molto melodico.

PSYCHOSOCIAL, singolo estratto, è un metal molto groovy e coinvolgente, presenta uno dei ritornelli più melodici concepiti dagli Slipknot. Pezzo migliore del disco secondo il sottoscritto.

DEAD MEMORIES è una canzone troppo fuori dagli standard del gruppo, starebbe decisamente più a suo agio a nome Stone Sour, per quanto sia un pezzo di ottima fattura, accattivante già dall’arpeggio iniziale…mettiamola così, una ballata suonata da gente che comunque pesta come si deve sugli strumenti (poi i gusti son gusti).

VENDETTA passa quasi inosservata se si esclude il finale scandito da un coro di “Hey!” molto coinvolgente.

BUTCHER’S HOOK non aggiunge nulla di interessante, un pezzo decisamente anonimo.

GEHENNA vanta le intenzioni migliori, alla fine risulta il brano più sperimentale, dal riff sghembo all’ambientazione inquietante, sulla scia di Skin Ticket (da IOWA)

THIS COLD BLACK riprende il classico stomp tanto caro ai Nostri.

WHEREIN LIES CONTINUE in certi momenti ricorda Liberate (da SLIPKNOT), tutto sommato un buon pezzo.

SNUFF è l’altro momento alla Stone Sour, una ballatona pregna di sentimento che mai mi sarei aspettato quando esordirono nel ‘99.

ALL HOPE IS GONE è uno schiacciasassi senza freni, non c’è mai un momento di respiro per uno dei pezzi più truci e violenti mai scritti dai Nostri.

Come dicevo il mio giudizio è di un album a metà e non perché io sia contrario all’innesto melodico negli Slipknot (anzi), solo alcune canzoni mostrano una certa penuria di idee e considerando che il gruppo ha sempre cercato di sorprendere questo gioca un po’ a sfavore creando (giustamente) determinate aspettative che per forza di cose non sempre possono venire rispettate.

Comunque un buon album.

Voto: 6,5

Bez

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.:Titolo: ZOOLANDER
30/09/08 13:58

Un film di Ben Stiller
Con: Ben Stiller, Owen Wilson, Mila Jovovich, Christine Taylor, Will Ferrell, Jerry Stiller



Il film narra la storia di Derek Zoolander un modello tanto famoso quanto stupido la cui carriera dopo anni e anni di successi è in fase calante e soffre dell'ascesa del nuovo sex symbol Hansel (Hansel va un casino quest'anno...).
Il nostro Derek decide di ritirarsi dalle scene ma quando Mugatu, il più famoso stilista del mondo, lo vuole per la sua nuova campagna le cose prenderanno una piega inaspettata per Derek che si troverà in mezzo ad un intrigo su scala mondiale che però riuscirà a sbrogliare grazie alla giornalista che lo aveva screditato e lo stesso Hansel.
Dopo due film appena decenti alla regia e tantissimi film come attore protagonista (tutti pazzi per mary & co), Ben Stiller regala un film che a mio parere rimane come uno dei più brillanti di inizio millennio per comicità, verve e gag sempre azzeccate ricche di humor e stupidità che arriva fino all'inimmaginabile, la storia è tanto semplice quanto azzeccata: la caricatura del mondo della moda visto dall'interno in cui i modelli vengono osannatida pubblico e stampa fino a che una giornalista smonta il più grande di loro (proprio Derek Zoolander) definendolo stupido e sbattendolo in prima pagine sul Time Magazine (ma è fortunata che nessuno legge il suo Time Magazine!!!), per poi accorgersi lei stessa che in verità Derek è una persona tanto sola e che tanto può dare.
Sullo sfondo un intrigo internazionale sullo sfruttamento dei minori in Malesia che per quanto comico è anche un argomento reale.
Gli attori sono dal primo all'ultimo eccezionali, a parte Ben Stiller spicca soprattutto Will Ferrell nei panni di Mugatu che regala gag a non finire soprattutto per quel suo intercalare "Hansel va un casino quest'anno".
Il film dal punto di vista della tecnica ha poco da offrire ma è veramente una perla di comicità, assolutamente consigliato a chi non l'avesse visto!

VOTO: 9

Buck
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.:Titolo: SFIDA SENZA REGOLE
28/09/08 11:48

Un film di: Jon Avnet
Con: Robert De Niro, Al Pacino, 50 Cent, Carla Cugino



Turk e Rooster sono due poliziotti veterani pluridecorati ormai ad un passo dalla pensione e stanno seguendo il caso di un killer che lascia sulla scena del delitto delle piccole poesie sulle proprie vittime.
Un film girato quasi in continuo flashback che fa rimanere spiazzato per quel che riguarda l'inquadratura tempistica della pellicola, per quel che riguarda i contenuti del film si può apprezzare una buona idea di fondo che il regista non ha saputo gestire e trasporre sullo schrmo in modo decente creando così una poltiglia cinematografica in cui tutto sembra abbastanza scontato anche se alla fine dovrebbe darti il colpo di scena, in realtà ti fa capire mentre guardi il film che qualcosa succederà e il colpo di scena se stai a pensarci un po' lo capisci da te a metà film.
Per quel che riguarda gli attori non si può parlare male di due mostri sacri come Robert De Niro e Al Pacino, ma purtroppo nella palude melmosa di questo film si è un po'perso anche il vecchio bob de niro che offre una recitazione monocolore, sempre imbronciato non da grandi accenni del suo vero talento.
Per quel che riguarda Al Pacino invece per lui il viale del tramonto pare lontano, espressivo come pochi offre sempre grandi spunti sulla sua recitazione ricca di verve.
Concludo dicendo che potevano risparmiarsi 50 cent nel cast degli attori...già non lo sopporto in radio e televisione figurati al cinema.
Insomma se volete guardare questo film a vostro rischio e pericolo...e poi non dite che non vi avevo avvertito

VOTO: 4,5

Buck
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.:Titolo: UN PO' DI STORIA
23/09/08 15:24

Oggi parliamo di un gruppo che in pieno periodo nu metal, quindi a maggioranza americana, ha tenuto in piedi la baracca del Vecchio Continente senza per forza omologarsi alla massa: i GUANO APES.



Il quartetto teutonico si forma nel 1994 dall'incontro fra il chitarrista Henning Rümenapp, il bassista Stefan Ude e il batterista Dennis Poschwatta a cui si unisce presto la vocalist Sandra Nasic. L'album di debutto Proud Like A God del 1997 diventa disco di platino grazie alle hit Open Your Eyes e l'inno allo snowboard Lord Of The Boards.
Nel 2000 è la volta della cover degli Alphaville Big In Japan, preludio al nuovo album Don't Give Me Names e i nostri rafforzano la loro (meritata) fama suonando anche negli USA. Nel 2003 è la volta di Walking On A Thin Line, terza fatica in studio, e di Live (altamente consigliato!), perfetta fotografia della dimensione più congeniale al gruppo, ovvero il palco.
L'anno seguente è il turno del classico best of spartiacque dopo l'enorme successo riscosso, invece come un fulmine a ciel sereno nel 2006 il gruppo decide di sciogliersi citando come causa divergenze artistiche inconciliabili.

Il post-Guano Apes vede il drummer Poschwatta formare i TAMOTO, una sorta di Linkin Park riusciti a metà dove il nostro suona batteria (in studio) e chitarra (dal vivo) oltre a fare l'MC. Al loro primo album Clemenza partecipano anche gli ex compari Ude (che nel frattempo si dedica alla famiglia) e Rümenapp (che si dedica alla produzione di nuovi artisti); la Nasic invece, dopo aver collaborato con T. Raumschmiere nel brano A Very Loud Lullaby, dà il via alla sua carriera solista con l'album The Signal (2007).

Nel 2008 inaspettatamente i tre Guano-maschietti si ritrovano a suonare insieme: ne scaturiscce una nuova band denominata IO, con l'americano Charles Simmons alla voce, anche se il debutto For The Masses musicalmente non si discosta troppo dall'operato delle Scimmie.

Bez

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.:Titolo: SANGUE (LA MORTE NON ESISTE)
23/09/08 14:19

Un film di: Libero De Rienzo
Con: Elio Germano, Emanuela Barilozzi, Libero de Rienzo



Stella e Iuri hanno poco più di vent'anni, sono fratelli e si amano incestusamente e profondamente. Passeranno la notte più lunga della loro vita ad un rave party, in un interminabile viaggio alla scoperta delle loro paure, delle loro angosce e del loro rapporto.
L'esordio di Libero De Rienzo come regista (forse qualcuno lo ricorderà come Attore in Santa Maradona e A/R Andata & Ritorno) è un trip nel vero senso della parola, un film complesso, spesso estremo nel linguaggio e nei contenuti, composto da due atti più un “epilogo comico”.
Forse un po' pieno di contenuti (passaggio dall'adolescenza alla vita adulta, rapporto fratello/sorella, droga), "Sangue" mantiene una narrativa basata sulla doppia voce fuori campo intenta a mandare in confusione lo spettatore, con alternarsi di scene a velocità molto alta ed altre con inquadrature intense atte a creare in chi guarda un senso di instabilità del film e della storia dei personaggi che passano da amore a odio, da allegria a tristezza, da drammatico a comico senza che lo spettatore se ne renda conto.

VOTO:8,5

Buck
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.:Titolo: NEWS - R.I.P.
16/09/08 14:02

Si è spento all'età di 65 anni RICHARD WRIGHT, tastierista dei PINK FLOYD, stroncato da un tumore contro il quale combatteva da tempo.



Da oggi purtroppo i FLOYD dovremo ricordarceli così...



Bez

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.:Titolo: MARTA SUI TUBI- MUSCOLI E DEI
15/09/08 14:29



Nell'anno di nostro signore 2004 i Marta sui Tubi concepiscono il loro cd Muscoli e Dei...questo duo siciliano con chitarra acustica, qualche accenno di elettronica e batteria costruisce un cd di cazzeggio/folk/canzone d'autore in cui il filo conduttore è la voce possente e melodica che si perde in episodi (canzoni) che vanno dalla dolcezza di VECCHI DIFETTI, alla frettolosita di L'EQUILIBRISTA, al semplice racconto di IL GIORNO DEL MIO COMPLEANNO.
Un disco eclettico, nessun pezzo inutile o pesante o fuori contesto, sicuramente una sorpresa non da poco nella scena italiana che ultimamente riesce sempre più spesso a ricaricarsi di aria fresca. Promettenti e da seguire con interesse.

VOTO:8

Buck
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.:Titolo: HANCOCK
14/09/08 12:07

HANCOCK
di Peter Berg
con Will Smith, Charlize Theron, Jason Bateman



John Hancock, per gli amici (che non ha) Hancock, è un supereroe alcoolizzato, casinista e noncurante del giudizio degli altri per quel che riguarda le sue azioni.
La città lo odia per i danni che causano i suoi spettacolari atti eroici, soltanto un uomo crede in lui, un pubblicitario di nome Ray al quale Hancock salva la vita.
Ray è talmente grato al supereroe che riesce a convincerlo a farsi aiutare per migliorare la sua immagine di eroe della città, il figlio di Ray lo adora mentre la moglie sembra non volerlo in casa.
Hancock riuscirà nel suo intento di piacere alla gente ma....

Il film si stratifica in tre diverse tipologie di film, se così vogliamo chiamarle: la prima parte come bene o male ce la si aspettava con la presentazione del personaggio anche ben curata, delle buone inquadrature ed effetti speciali ottimi come giustamente dev'essere in film del genere; la seconda in cui c'è la redenzione del personaggio e una pseudo caratterizzazione sentimentale di Hancock e il finale in cui il film diventa propriamente un minestrone che va a spulciare qua e la pezzi di cose già viste (che si fretta nel creare questo supereroe???).
C'è da dire che l'idea di fondo del film poteva essere buona, un supereroe che si riduce a dormire sulle panchine totalmente ubriaco a cui non piace essere chiamato stronzo (ricorda niente ritorno al futuro???)...insomma una persona come noi con dei superpoteri che aiuta la città non per la fama o per la gloria ma il perchè in realtà non lo sa neanche lui.
Tutto questo finchè Ray non entra nella sua vita e pian piano scava sotto quella scorza dura di Hancock che riuscirà a farsi apprezzare...il prezzo dello stare bene in città scaturisce una serie di eventi che sinceramente potevano essere studiati meglio dagli sceneggiatori forse troppo intenti a trovare motivi percui Hancock possa creare tanta scena da dimenticarsi della narrazione.
Per il resto begli effetti speciali (il digitale offre un buono spettacolo per film del genere), buoni gli attori con un Will Smith veramente espressivo e Charlize Theron che oltre ad essere poliedrica nelle sue interpretazioni (ricordate Monster?se non lo ricordate andate a vederlo!!!) è proprio una gran figa!!!
In definitiva un filmetto niente di più niente di meno

VOTO: 5,5

BUCK
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