Giovedì, 21 Novembre 2024 | gegerulez's blog |
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Ecco che se ne va uno dei prototipi di Dio, un mutante ad alta potenzialita' neanche preso in considerazione per le produzioni di massa. Troppo strano per vivere e troppo raro per morire... La vita e' una tempesta, ma prenderlo nel culo e' un lampo... |
Afterhours Sembrano da tutti i punti di vista i "Marziani a Sanremo".E' il fiore all'occhiello del festival,un bellissimo pezzo rock, in cui si intravede non solo la struggente rabbia del "paese reale" di fronte alla desolazione, ma anche un segno di genuina ispirazione musicale. Voto 8 -4 gg |
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Così lasciammo Beirut, Willa ed io Lui si diresse ad est, verso Baghdad e vicinanze, Io mi diressi a nord. Camminai le cinque o sei miglia fino all’ultimo lampione E mi rannicchiai nella semioscurità dell’orlo del marciapiede, Con il pollice alzato Ma senza grandi aspettative, data la vacillante presenza di auto. Successo! Una vecchia Mercedes ‘Dolmus’, Uno degli onnipresenti taxi arabi condivisi, s’avvicinò. Rigirai le tasche e scrollai le spalle all’autista "Sono senza soldi" "Vieni!", disse una tenue voce dal sedile posteriore Il guidatore s’inclinò stancamente di traverso e mi aprì lo sportello posteriore. Mi fermai a guardare i due uomini che erano dentro. Uno era ordinato, occhialuto, baffuto, irritato e distante L’altro, quello che aveva parlato, Fragile, sulla cinquantina, pelato, di carnagione un po’ scura, con una camicia celeste a maniche corte E una biro nel taschino, Forse un impiegato, leggermente affondato nel sedile. "Vieni!", disse di nuovo, sorridendo "Ma non ho soldi" "Sì, sì, d’accordo, vieni!" --- Sono queste le persone che dovremmo bombardare? Siamo sicuri che ci farebbero del male? Questo è il nostro piacere, punizione o crimine? E’ realmente una montagna che vogliamo scalare? La strada è dura, dura e lunga Posiamo questo 2+2, Quest’uomo non t’avrebbe mai cacciato dalla sua porta. Oh, George! Oh, George! Quell’educazione Texana deve averti fottuto quando eri ancora piccolo --- Fece un cenno con piccolo movimento artritico della sua mano, Con le dita assieme, come un bambino che saluta. L’autista mise la mia vecchia chitarra Hofner nel bagagliaio, con il mio zaino, E subito partimmo "Siete Francese, signore?" "No, sono Inglese" "Ah! Inglese" "Vuole che le parli in Inglese, signore?" "No, mi spiace" E così via In una breve chiacchierata tra stranieri, con il suo francese alieno ma corretto E il mio esitante ma desideroso di ringraziare. Un passaggio, dopotutto, è un passaggio! Più tardi l’altro uomo coi baffi scese bruscamente E alcune miglia dopo la Dolmus rallentò ad un incrocio illuminato da una sola lampadina, Fece un’inversione ad U e si fermò in una polvere di sabbia. Aprii la porta e uscii, Ma il mio benefattore non fece la mossa di seguirmi. L’autista scaricò la chitarra e lo zaino ai miei piedi, E, contraccambiando i miei ringraziamenti, ritornò al portabagagli Per riapparire con un paio di stampelle di metallo Che porse al sedile posteriore della Mercedes. S’inchinò nell’auto e tirò su il mio compagno. Solo una gamba, il secondo lembo del pantalone pendeva ordinatamente sotto una coscia vuota. "Signore, se volete, sarà un onore per noi se vorrete venire a casa mia e di mia moglie per mangiare " --- Quando avevo 17 anni mia madre, santo il suo cuore, riempì il mio sogno estivo, Mi porse le chiavi dell’auto Andammo a Parigi, riempiti con Dexedrine e alcool Arrestati ad Antibes dalla polizia E derubati a Napoli dai terroni Ma ognuno era gentile con noi, eravamo i tizi Inglesi I nostri padri li aiutarono a vincere la guerra All’epoca in cui tutti sapevamo per cosa si stava combattendo. Ma ora un Inglese all’estero è solo uno scagnozzo americano Il bulldog è un barboncino che gira attorno all’ultimo rifugio del furfante --- "Mia moglie", grazie a Dio! Zoppo, ma non indisposto. Il taxi se ne andò, lasciandoci nella tenue e dondolante luce della lampadina. Nessuna casa in vista. Maledizione. "Arrivederci, Signore" "Dai, vieni!" Il suo volto si piegò in desiderio, e si mise a camminare di fronte a me Sventolando la sua gamba tra le stampelle, con angosciante cura Accanto alla strada polverosa, fino ad entrare nelle tenebre. Dopo mezz’ora avevamo fatto mezzo miglio Quando sulla destra scorsi il profilo d’una costruzione. Lui strillò in arabo per annunciare il nostro arrivo E subito dopo uno strascicare di piedi, s’accese una lampada E il cambio d’angolazione della luce che filtrava da sotto la porta Segnalava che da dentro qualcuno stava arrivando. La porta cigolando s’aprì e lì, tenendo in mano una biblica lampada ad olio, Stava tarchiata e baffuta una donna, inchinata e sorridente verso di noi. Si mise da una parte per permetterci l’ingresso, e mentre si voltava Vidi la ragione del suo inchino: Dietro di se trascinava una pessima gobba. Feci cenno con la testa e sorrisi per ringraziarla, cercando di controllarmi. La gentilezza dell’uomo da una gamba sola e della sua mostruosa moglie: Quasi troppo per me. --- La gentilezza è diventata troppo per noi? La gentilezza dovrebbe essere archiviata assieme all’empatia Che sentiamo per il figlio di qualcun altro? Ogni volta che una bomba intelligente fa le sue somme e si sbaglia Il figlio di qualcun altro muore e il capitale della difesa aumenta America, America, ascoltaci quando ti chiamiamo, Hai l’hip-hop, il be-bop, il via vai Hai Atticus Finch Hai Jane Russel Hai la libertà di parola Hai le grandi spiagge, distese e viali Non lasciare che la forza, la giustizia Cristiana, fotta tutto quanto Per te e il resto del mondo. --- Loro parlavano con eccitazione Lei andò a prendere le sue stampelle, nella routine dell’amore. Lui rimproverava, gesticolando, "Abbiamo un ospite". Lei, imbarazzata per la sua gaffe Prese le mie cose e le posò gentilmente nell’angolo. "Vuole del the?" Ci sedemmo su dei sottili cuscini in un angolo dell’unica stanza. Il pavimento era di terra fortemente pressata e lungo un muro un piccolo rialzo, Circa un metro per due, coperto da un singolo lenzuolo: il letto. La donna curva s’avvicendava con un piccolo bollitore in rame sul fuoco, E ci portò il the, caldo e dolce, E così la cena. Il pane azimo, non lievitato, sottile, Cucinato in una padella sul fuoco S’unì e s’immerse nei soffici interni dei ricci di mare. La donna non mangiò, mangiai io la sua cena; Non volle sentir storie, io ero l’ospite. Poi si ritirò dietro una tenda E lasciò gli uomini seduti a sorseggiare piccoli bicchierini pieni di Arak Preziosamente versato da una piccola bottiglia dall’etichetta scolorita. Presto lei riapparve, gioiosa Portando tra le sue braccia il loro orgoglio e la loro gioia, il loro figlio. Mai visto strabismo così, Così acuto che mentre un occhio guardava fuori l’altro spariva dietro il suo naso. --- Non in nome mio, Tony, proprio tu, grande leader della guerra Il terrore è ancora terrore, per chiunque provi a incorniciar le regole La Storia non è stata scritta dagli sconfitti o dai dannati Ora siamo Genghis Khan, Lucrezia Borgia, Son of Sam. Nel 1961 ospitarono quel ragazzo nella loro casa Mi chiedo cosa ne è stato poi di loro Nel calderone che fu il Libano Se potessi trovarli ora, potrei rendere le mie scuse? Come finisce la storia? --- E poi a letto, io, non loro. Certamente loro dormirono sul pavimento dietro una tenda, Mentre io giacevo sveglio per tutta la notte sul loro letto di terracotta. Venne l’alba e poi il loro quieto avvicendarsi, Attenti a non svegliare l’ospite. Sbadigliai in grande messinscena E presi la ciotola d’acqua scaldata che mi porsero, e mi lavai E sorseggiai il mio caffè nella sua piccola tazza Poi, dopo i tanti "Grazie", inchini e strette di mano, Lasciammo la donna ai suoi lavoretti E noi uomini ci rifacemmo strada verso gli incroci. La dolorosa lentezza del nostro andare avanti era accentuata dalla viva luce mattutina La "Dolmus" puntualmente riapparì. L’uomo che m’ospitò mi diede una stampella e poggiandosi sull’altra Strinse la mia mano e sorrise. "Grazie, signore", dissi "Di nulla" "E grazie a vostra moglie, è stata davvero gentile". Poggiando l’altra stampella, potè entrare di nuovo nel sedile posteriore. "Buon viaggio, signore", mi disse, E s’inchinò per metà, mentre il taxi si dirigeva a sud verso la città. Io mi girai a nord, la chitarra sopra la mia spalla, E la prima folata di vento caldo Asciugò rapidamente le lacrime salate dalle mie giovani guance. |
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La ricerca è stata condotta su un campione di 560 donne, tutte tra i 18 e i 55 anni: per le partecipanti allo studio era preferibile un partner basso (30%) rispetto a uno alto (27%), per riconoscendo (31%) che l'altezza è importante nel gioco della seduzione. Per l'altra metà del cielo, un lui basso è da preferire perchè fa sentire la propria partner a proprio agio, non in soggezione e al centro dell'attenzione (26% del campione); per il 25% delle donne intervistate un uomo basso consente di scambiarsi effusioni con più facilità, senza essere costrette ad alzarsi sulle punte per un semplice bacio o a fare strane contorsioni per un abbraccio. Questa la classifica degli uomini italiani bassi preferiti dalle signore: al primo posto del gradimento si piazza il conduttore televisivo Piero Chiambretti che, con i suoi 166 cm d'altezza, affascina il 20% delle partecipanti al sondaggio, segue il primo ministro Silvio Berlusconi (171 cm e 19% di preferenze), terzo il ministro Renato Brunetta (160 cm e 16% di voti). Quattro su cento delle italiane interpellate ritengono affascinante il motociclista Marco Melandri (166 cm), tre su cento vorrebbero al proprio fianco il cantante Riccardo Cocciante (167 cm). Insomma paiono cadere i pregiudizi che accompagnano le persone basse: per il 22% delle donne che hanno partecipato alla ricerca non è vero che i bassi siano cattivi, per il 20% non sono aggressivi, per il 18% non sono invidiosi, per il 17% non sono subdoli e per il 16% non sono arrivisti. Insomma, i maschi bassi d'Italia possono confidare nelle loro capacità seduttive, anche se fanno bene a puntare più sulla simpatia che sulla prestanza fisica. |
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Ore 8.00: Per la colazione Milanlab prepara delle super dentiere per i giocatori. Ore 9.00: Beckham ha un servizio fotografico per Armani. Ore 10.00: Ancelotti porta Gattuso, con la museruola, a fare i bisognini. ore 10.30 tutti i giocatori, lo staff, e la dirigenza si recano nella chiesetta adiacente a milanello per ascoltare Kakà dire la messa. Ore 11.00: Inizia l'allenamento, si fa male Nesta, Galliani chiama Maldini e gli rinnova il contratto per un altro anno. Ore 12.00: Beckham ha un servizio fotografico per D&G. 0re 12.30 durante l'allenamento a Gattuso sfugge una bestemmia...Kakà si illumina gli spunta un aureola sulla testa ed esclama: PADRE PERDONALO PERCHè NON SA QUELLO CHE FA... Ore 13.30: Pato non mangia le verdure e Ancelotti lo punisce togliendogli i cartoni animati. ore 14.00 pato arriva intristito all'allenamento perchè goku ancora non riesce ad uccidere Magin bu..nonno Maldini cerca di fargli forza.. Ore 15.00: Gattuso mangia gli ossi avanzati dal pranzo e scodinzola. Ore 16.00: Beckham ha un servizio fotografico per Versace. ore 16.30 l'altoparlante di milanello esclama:MALDINI, BECHKAM, EMERSON, KALADZE, SHEVA, PIPPO, AMBROSINI, SEEDORF....tutti in infermeria per il cambio del catetere... Ore 17.00: nella corsetta si fa male Kaladze, Galliani chiama Maldini e gli rinnova il contratto per un altro anno ancora. Ore 18.00: Dida viene colpito da una foglia e stramazza al suolo. Ore 18.30: inito l'allenamento, appena usciti dalla doccia con i capelli bagnati e fumanti si incrociano gli sguardi di ZAMBROTTA, BECHKAM,KAKA,MALDINI E DINHO....accecati dalla loro bellezza vengono travolti da uno stato di trance e si metono ad intonare con annesso balletto....BACK STREET BACK....che dive.... Ore 19.00: Beckham si fa delle foto. Ore 20.00: Sheva fa training autogeno per convincersi di saper ancora giocare a calcio. Ore 23.00: Dinho va al theClub, Poi al toqueville, poi all'hollywood. Ore 24.00: Maldini viene chiamato da Galliani, s'è fatto male Thiago Silva. Ore 1.00: Kaka sveglia l’intero albergo chiedendo soccorso immediato: Pellegatti in mutande e giarrettiera si è infilato nel suo letto implorandolo di rinunciare alla castità. |
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Ore 8.00: Sissoko inizia il Ramadan e siccome Le Grottaglie non si sente inferiore a nessuno in quanto a fede comincia a stampare magliette con su scritto "Gesu' vive in me" Ore 8.30: Problemi per l'ingresso al campo di Giovinco, chi è sotto il metro d'altezza non puo entrare Ore 9.00: Amauri arriva in ritardo all'allenamento..è appena tornato da Costa Crociere Ore 10.00: Amauri cerca di trovare nuovi stratagemmi per avere la cittadinanza italiana Ore 11.00: Buffon camminando si infortuna all'adduttore e siccome Zanetti non vuole che qualcuno abbia piu infortuni di lui durante la stagione, si strappa da solo i muscoli delle cosce Ore 12.00: Ranieri guarda la squadra allenarsi e pensa : "Chi cazzo sono Andrade, Knezevic, Cardoso Mendes, Ariaudo, Ekdal e Poulsen??" Ore 12.30: Biancaneve va a Vinovo e reclama la proprietà del cartellino di Giovinco Ore 13.00: Tutti a pranzo tranne Del Piero, Nedved e Chimenti a cui la dirigenza ha deciso di cambiare la dentiera Ore 14.00: Cobolli Gigli afferma che non cederebbe mai Del Piero per 120 milioni di euro Ore 14.10: Il Manchester City chiama Cobolli Gigli chiedendogli chi cazzo mai gli darebbe 120 milioni di euro per uno di 35 anni Ore 15.00: Giovinco torna a Vinovo contento per aver visto la nuova puntata dei Simpson Ore 15.30: Camoranesi passa la piastra ai capelli Ore 16.00: Nedved inizia le prove di simulazione sul campo da solo contro difensori immaginari Ore 16.30: Campo inagibile per neve, arriva Lapo e risolve il problema Ore 16.45: Manninger prova le uscite, ma dal campo di allenamento Ore 17.00: Le Grottaglie prega..di non capitare durante la partitella di allenamento con Molinaro Ore 17.30: Amauri cerca ancora i documenti per diventare un cittadino italiano ore 18.00: Durante la partitella viene sostituito Amauri il quale arriva negli spogliatoi e spegne tutte le luci del campo..è un nostalgico di Costa Crociere. Ore 18.30: Molinaro, De Ceglie, Marchionni provano i cross:cade la Mole di Torino Ore 19.00: Allenamento finito. Ekdal, Knezevic e Salihamidzic fanno a gara per chi ha il cognome piu inpronunciabile; Le Grottaglie, Molinaro, Thiago fanno a gara a chi è piu scarso. Del Piero cerca il suo uccello per confidarsi sul suo stato di forma. Ore 19.30: Lapo inizia a cercare trans per la nottata Ore 20.00: Nedved cambia il catetere e Giovinco cambia il biberon con i Plasmon Ore 21.00: Tutti a casa. La madre di Del Piero grida "Mangia!", Nedved si fa la tinta, Camoranesi si ripassa la piastra. Ore 22.00: Zebina lega al guinzaglio Sissoko e lo porta in giro per Torino a fare i bisogni. ore 23.00: Le Grottaglie inizia la preghierina serale Ore 23.30: Le Grottaglie è abilitato ufficialmente dal Signore per dare l'estrema unzione a Nedved Ore 24.00: Tutti a nanna..domani è una nuova giornata di impegni..per chi ci arriva Ore 1.00: Cobolli Gigli sveglia Blanc per chiedergli se qualcuno ha offerto 120 milioni per Del Piero Ore 1.15: Blanc connette il cervello e chiede a Cobolli Gigli se il suo spacciatore è lo stesso che passa la roba a Lapo. Ore 2.00: Tutti dormono tranne Amauri..gli manca ancora Costa Crociere! |
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in realtà no xkè sono una persona pacifica e non torcerei un capello neanche a Orso (a proposito mi mancano i post di Orso86)! In realtà poi ho pensato ke ci sono 5 persone a cui auguro il peggio del peggio... Ma poi pensandoci bene sono diventate 10... e ripensandoci approfonditamente sono addirittura raddoppiate! Mi faccio un pò schifo, xò tutte queste persone meritano di stare in questa mia speciale "classifica"!! E' ke aveva ragione Morgan..Odio quando mi portano ad odiare! Sono in ordine molto sparso ma auguro a tutti lo stesso tipo di sorte.. Cesare Battisti Giusva Fioravanti (e compagna ma le donne non si toccano) Mario Borghezio Maurizio Gasparri Oliviero Diliberto Clemente Mastella Giancarlo Gentilini Silvio Berlusconi Luciano Moggi Federico Moccia George W. Bush Vladimir Putin Joseph Ratzinger Robert Mugabe Mahmoud Ahmadinejad Alvaro Uribe Jorge Rafael Videla Paolo Carattosidis Ariel Sharon (dai ke ci siamo quasi) Non sono in ordine di odio ma auguro a tutti la stessa tremenda sorte!! |
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Per Firenze che sta là Per Venezia che si muove E l'eterna Roma è qua Italia, Italia Di terra bella e uguale non ce n'è Italia, Italia Questa canzone io la canto a te anche se cm "artista" x me eri zero mi stavi molto simpatico... Ciao Mino |
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Solo un infinitesimo di me di te di me,solo una parte infinitesima |